Presentazione

Il Dottorato di Ricerca è il titolo universitario di grado più elevato che può essere conseguito in Italia in ambito accademico. Equivale al Doctor of Philosophy (PhD) dei paesi anglosassoni. L'obiettivo principale del corso di dottorato è quello di insegnare i metodi della ricerca scientifica, pura o applicata, nell'ambito della disciplina prescelta.

Il Dottorato di Ricerca in Fisica è attivato e gestito dal Dipartimento di Fisica "Ettore Pancini" dell'Università di Napoli "Federico II", con la compartecipazione dell'INFN - Sezione di Napoli, del CNR - SPIN, dell'INAF - Osservatorio Astronomico di Capodimonte e dell'INGV.

La comunità scientifica in cui si inserisce il dottorato conta oltre 150 tra docenti e ricercatori universitari, oltre ad un centinaio di ricercatori degli enti compartecipanti e alcune decine di borsisti, assegnisti e altri ricercatori a contratto. I dottorandi iscritti nei tre cicli attivi sono in media oltre 50. A partire dal XXII ciclo, il 20-30% dei dottorandi ammessi è straniero.

Le tematiche di ricerca del Dipartimento e degli Enti partecipanti coprono pressoché tutte le discipline classiche della fisica (teorica, nucleare, subnucleare, della materia, astrofisica, geofisica, fisica biomedica, ecc.) e in qualche caso anche tematiche interdisciplinari. Per maggiori dettagli si suggerisce di navigare la sezione ricerca del sito del Dipartimento e i siti degli Enti indicati sopra.

La stragrande maggioranza dei dottorandi iscritti termina con successo il corso nei tre anni previsti e consegue quindi il titolo. Il conseguimento di un dottorato di ricerca è oggi un passo indispensabile per intraprendere una carriera scientifica o di insegnamento universitario, anche se può essere utile anche per carriere non di ricerca ma che richiedono competenze di alto livello e una mentalità di tipo scientifico (ad esempio uffici brevetti, management dell'innovazione in ambito aziendale, libere professioni).

I dottori di ricerca con il titolo di Doctor Europaeus sono in aumento (per il 35° ciclo son stati 2; per il 36°, ben tre), così come la composizione delle Commissioni per l'esame finale, in virtù delle disposizioni del nuovo Regolamento di Ateneo, sta assumendo un carattere sempre più internazionale e specialistico, consentendo di fare apprezzare la qualità scientifica dei nostri dottorandi in un contesto molto vasto.

E' altresì promosso lo svolgimento di tesi in co-tutela, ocon il dottorando federiciano che si trasferisce presso l'università straniera partner, o accogliendo in cotutela dottorandi provenienti da altri Paesi. 

Obiettivi del corso

L'obiettivo formativo principale è l'acquisizione da parte dei dottori di ricerca delle competenze e delle metodologie necessarie a svolgere attività di ricerca scientifica, sia di tipo fondamentale che di tipo applicativo, nell'ambito della fisica o di discipline affini, o anche in settori interdisciplinari tra la fisica ed altre discipline. Un ulteriore obiettivo formativo è l'acquisizione di conoscenze avanzate, sia di base che specialistiche, relative ad almeno un settore specifico della fisica o di una disciplina affine. I dottorandi concludono la loro esperienza con pubblicazioni su riviste internazionali con peer reviewing. La lingua ufficiale del corso è l'inglese.

Tesi e pubblicazioni scientifiche

Quasi sempre le ricerche degli allievi vengono pubblicate su riviste scientifiche internazionali, spesso di notevole prestigio. Le pubblicazioni su riviste, quelle delle tesi, o il deposito di brevetti, lo sviluppo di strumenti o software etc., vengono gestite anche con modalità di open science, tenendo conto delle necessarie azioni relative alla protezione intellettuale.

In particolare, le tesi vengono depositate e rese disponibili sulla piattaforma fedOA - Federico II Open Archivel'archivio aperto dei documenti digitali dell'Università di Napoli Federico II.

Sottosezione Dottorati di Ricerca del Comitato di indirizzo

La consultazione delle parti interessate è un elemento fondamentale per la progettazione. In questa prospettiva sarà creata a breve una sottosezione del Comitato di indirizzo del Dipartimento di Fisica, cui  comparteciperanno i principali stake holders: a) rappresentanti di Enti pubblici di ricerca (e.g. INFN, INAF, CNR, INGV, ENEA) che hanno finanziato numerose borse nel recente passato; b) rappresentanti di diverse aziende del settore tecnologico avanzato sia pubblico (e.g. ENI. Leonardo) che privato, che hanno partecipato a numerosi progetti di dottorato come PON-2014-2020, c) alcuni colleghi di Università o Centri di Ricerca stranieri.


Attività di orientamento in ingresso al Dottorato di Ricerca in Fisica:

In generale le attività di orientamento alla ricerca sono estremamente diffuse nell'ultimo anno del Corso di Studi Magistrale in Fisica, poiché nella stragrande maggioranza dei casi gli studenti svolgono una tesi di laurea che verte su argomenti di ricerca avanzati presso i diversi laboratori del Dipartimento e/o di Centri nazionali o internazionali di ricerca in Fisica. Nell'ambito delle attività di orientamento dei futuri dottorandi promosse dalla SPB - Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell'Ateneo, in occasione del Career Day tenutosi nei giorni 4 e  5 aprile 2023 il Dottorato in Fisica è stato presentato dai propri allievi, anche mediante la distribuzione di un flyer informativo.e si sono svolti incontri con numerose aziende fra le più qualificate nel settore tecnologico.

 

Attrattività internazionale

Negli ultimi sei anni, il dottorato di ricerca è stato molto attivo nello sforzo di attrarre studenti stranieri e al momento circa il 30% degli studenti iscritti nei tre cicli attivi è di altra nazionalità (17 su 55), una percentuale tra le più alte in Italia. Le domande per l'ammissione al corso da parte di stranieri sono state sempre oltre 20 volte superiori al numero di borse disponibili, dimostrando così il forte potere di attrazione del corso.

Aspetto più delicato e sul quale porre maggiore attenzione è la distribuzione di provenienza dei candidati stranieri che presentano la domanda, e poi eventualmente ammessi, al Dottorato in Fisica. La stragrande maggioranza delle domande proviene da paesi in via di sviluppo (e.g. India, Pakistan), mentre le domande dai paesi con standard di formazione accademica più simili al nostro (e.g. UE, GB, USA) si riducono a poche unità e tipicamente non corrispondono ai candidati più brillanti del loro paese di origine; fanno eccezione i pochi casi di borse attribuite nell'ambito di progetti europei (e.g. Marie Curie) e che si sono inserite nel nostro programma di Dottorato in Fisica. Di sicuro interesse sono anche le borse erogate direttamente da istituzioni di stati esteri (e.g. Cile e Cina) per permettere ai loro studenti di svolgere il Dottorato alla Federico II.

Il caso di studenti di Dottorato di sedi estere che trascorrono periodi di ricerca nel nostro Dipartimento è più difficile da monitorare perché in molti casi sono presenze brevi, al di fuori di accordi formalizzati; mentre sarebbe opportuno tracciare queste presenze per potere rendicontare in Ateneo. Negli ultimi quattro anni, malgrado la pandemia, abbiamo avuto dodici dottorandi stranieri che hanno passato almeno due mesi nel nostro Dipartimento, mentre per tre di loro il periodo è stato di un intero anno.

Inoltre, il Dottorato ha attivato accordi di per effettuare percorsi in co-tutela o accogliere come visiting students di università di altri paesi. Oltre agli accordi di ricerca generali, riportati nell'apposita pagina dipartimentale

http://www.fisica.unina.it/educational-and-research-agreement, 

ne esistono atri definiti ad hoc per il Dottorato con il Department of Physics della Royal Holloway University of London (UK) e  il Department of Physics della University of Shangai (China). Più in generale il Dipartimento si è dotato di un piano strategico su Internazionalizzazione e Relazioni Internazionali che riguarda anche il Dottorato.

 

Sbocchi occupazionali e professionali previsti

Dopo il conseguimento del titolo, la maggior parte dei neo-dottori di ricerca concorre per posizioni post-doc in prestigiose istituzioni all'estero o in altre università italiane. Una parte trova invece lavoro nell'industria o nella scuola. In generale, i dottori di ricerca in fisica hanno sbocchi occupazionali nella ricerca in enti pubblici e privati e nell'insegnamento universitario. Inoltre, le competenze acquisite durante il periodo di formazione consentono loro di svolgere attività di libera professione (imprese di spin off, attività di consulenza etc.), ma offrono anche la possibilità di inserimento come quadri e dirigenti in imprese ed enti pubblici. Come esempio si fornisce la situazione occupazionale dei dottori di ricerca che hanno acquisito il titolo negli ultimi tre anni:

  •  circa il 10% ha lavora come docente nella Scuola Superiore;
  •  circa il 15% ricopre ruoli di ricerca e sviluppo presso società private nel settore dell'analisi dei dati o delle nuove tecnologie;
  •  circa il 30% ricopre posizioni di post-doc fellow c/o Istituzioni di ricerca /Università straniere;
  •  circa il 40% ricopre posizioni di post-doc fellow o ricercatore presso Enti pubblici di ricerca o Università italiane.

Inoltre, la segreteria del Dottorato di Fisica mantiene i contatti con gli alumni per proseguire questa azione di monitoraggio.

 

Modalità di selezione per il Dottorato di ricerca in Fisica:

Le modalità di selezione dei dottorandi sono specificate nel bando di ammissione e prevedono: a) una valutazione dei titoli e b) una prova orale. Esse sono coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di Dottorato di Ricerca e con i profili culturali e professionali in uscita:

  1. la valutazione dei titoli verte su:    a) l'intera carriera universitaria, utilizzando come elementi di valutazione il voto di laurea o la media ponderata sulla base dei CFU dei voti degli esami di profitto sostenuti ed eventualmente altri elementi ritenuti idonei;    b) la tesi di laurea magistrale, le pubblicazioni scientifiche,  e altri titoli pertinenti (premi, brevetti, borse di studio, ecc.), da valutare anche alla luce di eventuali lettere di presentazione di studiosi
  2. la prova orale consiste in un colloquio di circa 25 minuti, articolato in due parti:    a) una discussione di 15 minuti sull'attività di ricerca presente e/o futura del candidato. In particolare, i primi 5 minuti sono lasciati al candidato per introdurre la discussione, eventualmente avvalendosi del supporto di qualche slide (massimo 3) in formato .pdf; b) la seconda parte del colloquio, di circa 10 minuti, verte su argomenti di carattere generale di fisica, per valutare la preparazione culturale complessiva del candidato. Sarà data facoltà al candidato di scegliere l'argomento fra una terna proposta dalla commissione e comprendente tematiche di fisica classica, moderna o sperimentale.

 

Composizione e visibilità del Collegio dei docenti

Il Collegio dei docenti comprende venti membri fra il personale docente delle Università e tre membri di Enti Pubblici di Ricerca. La composizione riflette adeguatamente la stragrande maggioranza delle attività scientifiche del Dipartimento e tutti i SSD della Fisica, da FIS01 a FIS07, sono rappresentati. Sono presenti anche settori affini (CHIM06) e fino al 38° ciclo l'SSD INF01, che dal 39° ciclo ha un suo PhD in Computational Intelligence incardinato nel Dipartimento: questo assicura elementi di interdisciplinarità, multidisciplinarità e trans-disciplinarità, pur nel rispetto della specificità del Corso di Dottorato di Ricerca in Fisica.

Per ogni ciclo di Dottorato la composizione degli allievi e del Collegio dei docenti è riportata in http://www.fisica.unina.it/cicli-attivi. Tramite opportuno link si può accedere alle pagine istituzionali del web di  Ateneo di ciascun docente, con tutte le informazioni utili (e.g.  curriculum, attività di ricerca, didattica,…).

Risorse finanziarie e strutture

Le risorse finanziarie rappresentano una componente rilevante per il successo del percorso: in particolare il Coordinatore tende ad indirizzarle verso il sostegno della mobilità degli allievi e  provengono principalmente:

- dal contributo istituzionale per la ricerca spettante ad ogni dottorando, pari al 10% dell'importo annuale della borsa e l'eventuale maggiorazione della stessa nella misura del 50% per periodi di soggiorno all'estero;

- dalla partecipazione al programma ERASMUS di Ateneo;

- dai fondi dei progetti sia dipartimentali (e.g. PRIN, PNRR, ecc..), sia degli Enti (e.g INFN, INAF, INGV, ecc) nei quali si inquadra l'attività del dottorando;

- dal supporto che il dottorando riesce ad ottenere dalla struttura che lo accoglie. In alcuni casi si tratta di veri e propri contratti per periodi fino ad un anno (e.g. i Fellow/Doctoral student del CERN).

Tipicamente il Coordinatore indirizza le risorse istituzionali per le attività legate alla formazione (e.g. Scuole e Workshop), mentre si preferiscono le risorse esterne per l'attività di ricerca in senso stretto.  Molto raramente i fondi vengono usati per spese non legate alla mobilità, e tipicamente per servizi generali (e.g. toner); mentre per eventuali necessità individuali si cerca il supporto dei gruppi di ricerca cui il dottorando afferisce. Fanno eccezione a questa prassi i percorsi di dottorato PON 2014-2020, che dispongono di un finanziamento ad hoc decisamente più significativo (5-15 kEuro) che serve a sostenere l'intero progetto (mobilità e materiale scientifico).      

I dottorandi si inseriscono a pieno titolo nelle attività scientifiche del Dipartimento ed usufruiscono delle stesse strutture operative e scientifiche (e.g. laboratori, servizi di calcolo, ecc…) dei docenti e ricercatori.  Per quanto riguarda le postazioni di lavoro, vista la situazione sempre critica degli spazi, si è giunti ad una sistemazione mista e flessibile: da un lato esistono tre aule dedicate con postazioni di lavoro sulle quali i dottorandi si alternano, dall'altro diversi dottorandi utilizzano come postazione di lavoro gli spazi disponibili nei laboratori dei rispettivi gruppi di appartenenza . 

Supervisore accademico (tutor)

Sebbene ciascun dottorando sia direttamente responsabile della propria attività di ricerca, il Collegio gli affianca un supervisore accademico (tutor) che segue l'allievo nelle scelte e nella crescita culturale. Tipicamente al tutor viene assegnato un solo dottorando e dunque molto spesso si tratta di un docente/ricercatore che non appartiene al Collegio. Nel caso di progetti che coinvolgano significative attività al di fuori del Dipartimento, si affianca un co-supervisore della struttura coinvolta (centro di ricerca o azienda). La stessa pagina http://www.fisica.unina.it/cicli-attivi riporta i tutor dei diversi dottorandi per i vari cicli attivi.

Presentazione delle ricerche, contatti e scambi:

Un aspetto importante della formazione di un giovane ricercatore è quello dello scambio e del confronto dei risultati della propria ricerca. Questo avviene in modo naturale e continuativo con il proprio supervisor e all'interno del gruppo nel quale si inserisce la ricerca del dottorando. Inoltre il Coordinatore, insieme ai dottorandi, organizza alcuni eventi generali di presentazione/scambio dei risultati di ricerca, in particolare:

- un mini-congresso in cui i dottorandi, alla fine del primo e secondo anno, presentano i risultati delle loro ricerche;

- delle sessioni di seminari dedicati in cui i dottorandi a fine ciclo presentano i risultati finali delle ricerche del loro percorso di Dottorato.

Questi eventi, opportunamente pubblicizzati in Dipartimento, consentono di inserire i dottorandi nella vita scientifica dipartimentale. Inoltre, specie per i dottorandi stranieri, diventa rilevante promuovere la possibilità di creare occasioni di relazioni comunitarie per gli studenti. Per questo le postazioni di lavoro dei dottorandi sono principalmente raggruppate in aule dedicate, così da favorire lo scambio scientifico e il rafforzamento dei rapporti umani. Sta diventando tradizione la festa annuale di benvenuto/arrivederci dei vari cicli (e.g. Welcome-37 del 01-07-2022 e Welcome-38/GoodBye-35 del 26-05-2023).

Ulteriori attività dei dottorandi

In aggiunta alle attività primarie (formazione e ricerca) il Coordinatore invita i dottorandi che lo desiderino a sviluppare altre attività come:

- iniziative di terza missione dipartimentali, come Futuro Remoto (https://www.futuroremoto.eu/), o la Notte europea dei ricercatori  (https://horizoneurope.apre.it/notte-europea-dei-ricercatori-2023/);

- attività didattiche retribuite, come il tutoraggio per i primi anni dei CdS in Fisica, promosse tramite appositi bandi dell'Ateneo (https://www.unina.it/didattica/opportunita-studenti/assegni-per-attivita-di-tutorato);

- attività didattiche su base volontaria, tipicamente assistenza per le esercitazioni di corsi istituzionali, come ad esempio i laboratori. In ogni caso non è possibile superare il limite delle quaranta ore annue per non incidere negativamente sulle attività di ricerca dei dottorandi stessi.

 

Informazioni generali sul Dottorati di ricerca dell'Università di Napoli "Federico II" sono reperibili a questo link.

CONTATTI:

Prof. Vincenzo Canale  (coordinator) vincenzo.canale@unina.it

Sig. Guido Celentano (secretary) guido.celentano@unina.it


Bando più recente

 

Il  bando per l'ammissione al 40° ciclo del Dottorato in Fisica 

è stato pubblicato in data 31 maggio 2024.

 

La scadenza per la presentazione delle domande

– che andrà effettuata esclusivamente per via telematica –

è fissata al 1° luglio 2024 (ore 12:00)  

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Il testo del bando e gli allegati, oltre alle linee guida per procedere alla compilazione ed all'inoltro delle domande  (si raccomanda di leggere attentamente tutti questi documenti) sono disponibili – in italiano - al link

http://www.unina.it/didattica/post-laurea/dottorati-di-ricerca/bandi-di-ammissione#p_p_id_101_INSTANCE_csqL5CNMNDEB_

Saranno ammessi al dottorato quanti siano già in possesso di laurea magistrale/specialistica, o siano in grado di conseguire tale titolo (o diploma di tipo equipollente) entro il 31/10/2024.

Il concorso prevederà la valutazione dei titoli e - per quanti abbiano positivamente superato questa prima fase della selezione -  una prova orale.

In relazione alla valutazione dei titoli, la commissione valuterà

  • voto di laurea, e media ponderata sulla base dei CFU conseguiti agli esami sia per la laurea magistrale/specialistica (per i candidati che l'abbiano già conseguita), che per la laurea triennale; può essere eventualmente prodotta la lista degli esami con relativi voti, sempre in relazione all'intera carriera accademica
  • tesi di laurea magistrale (per i già laureati)
  • eventuali altri titoli (ad esempio: pubblicazioni scientifiche; attestati di borse/premi conseguiti a seguito di attività di studio o o ricerca, a livello nazionale o internazionale; riconoscimenti accademici; certificati su relativi a competenze linguistiche o informatiche etc (anche certificati tipo GRE, o TOEFL…)
  • lettere di presentazione: Il candidato dopo aver chiuso la domanda può richiedere lettere di referenza compilando l'apposita sezione, entro la data di scadenza di presentazione della domanda. L'avviso di compilazione della lettera verrà inviato al referee solo dopo la chiusura definitiva della domanda: i referee verrà avvisato automaticamente dal sistema e dovrà compilare personalmente il modello di lettera di referenza presente nella procedura online e inviarlo entro l'orario ed il gionro indicati nel bando.

L'intera procedura di partecipazione al concorso – ivi compresa la compilazione e la sottoscrizione della domanda, cui andranno allegati tutti gli altri documenti sopra elencati - andrà effettuata tramite la piattaforma  

https://pica.cineca.it/unina

Gli ammessi alle prove orali verranno informati per tempo sul calendario dei colloqui, le cui sessioni avranno inizio a partire dall'11 luglio 2024