Attività Formative

Articolazione dell'offerta formativa

Lo scopo principale dell'offerta formativa è quello di permettere ai dottorandi di approfondire temi avanzati di ricerca in Fisica, o di materie interdisciplinari affini. In linea con la maggioranza degli atenei italiani, il carico totale di obblighi formativi - fissato in 18 crediti formativi (CFU) - risulta suddiviso in:

  1. minimo di 12 CFU di corsi che siano seguiti da esami, inerenti tematiche di ricerca (o ampliamento delle conoscenze) nell'ambito della Fisica o di materie interdisciplinari affini al percorso;
  2. ulteriori 6 CFU devono essere acquisiti o tramite la frequenza a corsi di cui al precedente punto a), o mediante altre attività formative che siano state eventualmente anche senza valutazione finale.  

Corsi, conclusi con esame, su temi di ricerca o ampliamento di conoscenze (min. 12 CFU)

La gran parte di questi corsi sono organizzati così da contare per 4 CFU, con possibile articolazione in moduli (tipicamente 1-2 CFU) di cui si può fruire in modo indipendente. Il numero dei corsi con esame finale può dunque risultare diverso.

La tipologia di questi corsi è la seguente:

  1. Corsi della Laurea Magistrale  (LM) del Corso di Studi in Fisica, o di altri corsi di studio

Questi corsi possono risultare molto utili per rafforzare la preparazione dei dottorandi provenienti da altre sedi, in particolare per gli studenti stranieri per i quali le lauree magistrali sono in certi casi di livello meno avanzato delle nostre. Poiché con la nuova organizzazione della didattica della laurea specialistica i corsi specialistici di LM saranno organizzati con moduli da 6 CFU, considerato il minor impegno di studio richiesto ad un allievo ‘'già laureato'', questi corsi comporteranno per il dottorando un riconoscimento di 4 CFU.

Salvo casi particolari, da sottoporre preventivamente al Collegio/Coordinatore, non si dovrebbe sostenere più di un corso della LM. In casi veramente eccezionali, sempre previa autorizzazione del Collegio/Coordinatore, si potrà usufruire di corsi di LM di altre sedi.

 

  1. Corsi di Dottorato interni al Dipartimento di Fisica

In relazione alle aree AI e Calcolo si potranno liberamente scegliere corsi proposti ai propri allievi dal Dottorato in Computational Intelligence, così come quelli offerti dal dottorato in Quantum Technologies.

Per tutte i corsi afferenti alle altre grandi aree tematiche della Fisica, ovvero:

1) Fisica Teorica             

2) Astrofisica    

3) Fisica Astro-particellare

4) Fisica Nucleare e Subnucleare

5) Struttura della Materia

6) Geofisica

7) Biomedica

8) area interdisciplinare

l'elenco è presentato nel catalogo dei corsi (rivisto alla fine del 2024). 

  

  1. Corsi di programmi di Dottorato di altre sedi

Negli ultimi tempi si sono sviluppati istituti universitari di eccellenza che svolgono solo attività formativa di Dottorato di ricerca (e.g. SISSA, Trieste; o GSSI, a l'Aquila; SSM – Scuola Superiore Meridionale, Napoli). Queste Istituzioni propongono un'offerta formativa di altissimo livello su argomenti molto specifici; sarà possibile fruire di questi corsi fino ad un massimo di 6 CFU, previa approvazione preventiva del Collegio/Coordinatore.

Nell'ambito dei corsi di altre sedi rientrano anche alcuni corsi frutto di un accordo in collaborazione fra i Dottorati in Fisica dell'Università di Bari "A. Moro", dell'Università del Salento - Lecce, dell'Università della Campania "L. Vanvitelli" - Caserta e  dell'Università di Napoli "Federico II"(il cosiddetto catalogo dei corsi SUPRA).

Fra i corsi esterni fruibili rientrano ovviamente quelli dei Dottorati della SPB – Scuola Politecnica e delle Scienze di Base del nostro ateneo.

 

  1. Scuole di Dottorato seguite da valutazione finale

In casi particolari, da sottoporre alla valutazione del Coordinatore/Collegio, potranno essere considerti equivalenti ai corsi seguiti da esami anche le Scuole che prevedano esame finale di valutazione, fino ad un massimo di 4 CFU.

Altre attività formative (max. 6 CFU)

Queste attività servono a completare il percorso formativo e comprendono principalmente:

  1. corsi di "soft-skill", fino ad un massimo di 3 CFU: questa limitazione è in linea con quanto avviene nelle maggiori università italiane.
  2. altre attività formative per un minimo di 3 CFU (e.g. scuole di dottorato, cicli di lezioni specifiche, seminari). In particolare, il dottorando deve partecipare ad almeno una scuola di carattere specifico per la sua formazione. È anche fortemente consigliata la partecipazione a scuole di formazione trasversale/interdisciplinare. La partecipazione alle scuole è fortemente incentivata tramite il ricorso a fondi Dipartimentali specificamente assegnati a ciascun dottorando. Per le scuole/seminari si assumerà 1 CFU per 8 ore di attività.

Potranno essere prese in considerazione anche altre attività formative previa autorizzazione da parte del Collegio/Coordinatore.  

Diversi eventi sono organizzati in sede dal Dipartimento: fra questi, le prestigiose Majorana Lectures, che nel 2024 sono giunte alla XIII edizione e sono tenute dai più eminenti fisici teorici in attività. 

Un discorso a parte merita la possibilità di approfondimento delle lingue: i dottorandi della "Federico" II possono fruire liberamente dei corsi forniti dal CLA -  Centro Linguistico di Ateneo; il CLA promuove anche corsi di Italiano per favorire l'integrazione dei dottorandi stranieri.

Regolamentazioni particolari

Non potendo prevedere tutte le tipologie di percorsi di Dottorato - che sono in rapida e continua evoluzione e potrebbero avere delle specifiche condizioni vincolanti sull'attività formativa - il Collegio si riserva di esaminare caso per caso l'eventuale autorizzazione per percorsi che non corrispondano allo schema proposto.   

Responsabilità del tutor/supervisor

Il tutor/supervisor deve svolgere un ruolo attivo di prima interfaccia fra il dottorando e il Collegio/Coordinatore. Insieme al tutor, il dottorando deve discutere/organizzare il percorso formativo, in modo da renderlo equilibrato e coerente con il proprio percorso scientifico.

Sviluppo temporale

  • almeno 8 CFU di corsi con esami e una Scuola vanno conseguiti entro il primo anno;
  • completare i 12 CFU di corsi con esami entro il secondo anno;
  • completamento delle altre attività durante il terzo anno.  

 

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Il programma formativo consiste nell'insieme di attività formative che i dottorandi devono svolgere per conseguire il titolo finale di Dottore di Ricerca. In relazione al 40° ciclo ed ai cicli precedenti ancora attivi,  tale programma è disponibile al seguente link; si potranno lì trovare tutte le informazioni riguardo alla tempistica, la rendicontazione, il numero e tipologia dei CFU delle diverse attività formative. 

Il programma formativo dettagliato di ciascun ciclo di dottorato è approvato dal Collegio dei docenti. Le linee generali del programma formativo sono qui di seguito sinteticamente riassunte.

  • La durata normale del corso di dottorato è di tre anni. Non è possibile chiedere il differimento della discussione della tesi: solo nel caso in cui, per una tesi che sia stata sottoposta al termine del triennio ai valutatori esterni, siano state indicate come necessarie correzioni o integrazioni di un certo rilievo, può essere concesso un ulteriore lavoro di revisione ed approfondimento (per un periodo non superiore ai sei mesi, e senza che questo comporti prolungamento della borsa di studio), con il conseguente differimento della sua discussione finale alla "sessione straordinaria".   
  • Al termine di ogni anno ciascun dottorando dovrà scrivere una particolareggiata relazione sulle attività svolte e il Collegio dei docenti delibererà l'ammissione del dottorando all'anno successivo, oppure ne proporrà al Rettore l'esclusione dal corso.  
  • Nel corso dei primi due anni - e in particolare del primo anno - i dottorandi devono svolgere un'attività di studio accademico, seguendo corsi avanzati e superandone i relativi esami. I corsi offerti per il dottorato e i vincoli nella scelta dei dottorandi possono variare da un ciclo al successivo (si veda sotto).  
  • Di norma, entro il termine del primo anno ciascun dottorando deve definire un proprio progetto di ricerca per la tesi ed individuare un "tutore", ossia un docente o ricercatore del che lo possa seguire.  
  • Tutti i dottorandi devono avere nel corso del triennio almeno un'esperienza di contatto con la comunità scientifica internazionale, ovvero uno stage presso un gruppo di ricerca all'estero, o almeno la partecipazione ad un convegno o ad una scuola scientifica internazionali.  
  • I risultati della ricerca svolta durante il dottorato devono infine essere riportati nella tesi di dottorato, che costituirà il principale elemento di valutazione nell'esame finale.

 

Vista la varietà dell'offerta i corsi effettivamente attivati saranno solo quelli inseriti nel proprio piano di studio da almeno due dottorandi; corsi richiesti da un solo dottorando possono spesso essere convertiti in "studio individuale supervisionato".